Tutto ha inizio da lontano, e non è retorica. La storia della Melanzana Rossa
parte dall’emigrazione di diverse famiglie rotondesi agli inizi del ‘900, come
testimoniano i registri dell’anagrafe comunale. Era il periodo del colonialismo
e molti, per trovare lavoro, si trasferivano nei nuovi territori conquistati dal re-
gime fascista. In questo caso si tratta dell’Africa orientale, dove dall’intento di
costruirsi una nuova vita, i rotondesi si trovarono a partecipare alla guerra di
Etiopia.
I nuclei familiari che nel ’35, prima dello scoppio della guerra, riuscirono a tor-
nare in patria, con i figli nati e registrati in Africa, portarono proprio questa
“curiosa” melanzana a forma di pomodoro. Lo raccontano gli anziani, i bambini
di allora nati in Africa. E lo conferma il nome scientifico dell’ortaggio: Solanum
aethiopicum. Da allora la Melanzana Rossa si è diffusa nelle aziende agricole
del territorio della Valle del Mercure grazie alla sua rusticità, alla sua versatilità
in cucina, ma anche a causa della fame e della povertà causata dalla seconda
guerra mondiale, diventando ben presto un alimento della dieta quotidiana dei
contadini.
Buon parte del merito del suo “successo” si deve anche alle condizioni am-
bientali in cui si è radicata, già descritte nel 1853 da Filippo Cirelli, nel suo “Re-
gno delle due Sicilie descritto ed illustrato” (Napoli 1853-1860). Lì si descrive
l’agro di Rotonda come “...abbondante di acqua, le quali sono giovevolissime
per l’agricoltura, e l’industrioso colono di Rotonda sa ben mettere a profitto.
La sedulità dei coltivatori, la mitezza del clima, la posizione de terreni, e la loro
buona qualità offrono i fattori più sicuri della produzione, la quale perciò è sva-
riata, offrendo annualmente tutti i prodotti bisognevoli per la sussistenza degli
abitanti”.
Più recentemente la memoria della Melanzana Rossa e il suo ruolo nella co-
munità locale sono stati descritti da Maruzza Fittipaldi Mainieri in “Memoria e
sentimento: usi, costumi e tradizioni della gente del Pollino” (Moliterno, 2000)
“Nei miei ricordi personali, la melanzana rossa nasce a Rotonda quando, in
tempo di guerra e di fame, splendeva rigogliosa in tutti gli orti del mio paese, o
rosseggiava, simile a serti fiori, appesa sotto la tettoia delle case di campagna”.